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Caratteristiche del generatore autocaricante del motore a benzina Loncin 764CC
Il generatore autocaricante con motore a benzina Loncin 764CC è una macchina potente e affidabile progettata per varie attività all’aperto. È equipaggiato con un motore a benzina bicilindrico di tipo V, nello specifico il modello LC2V80FD della marca Loncin. Questo motore vanta una potenza nominale di 18 kW a 3600 giri/min, garantendo che possa affrontare con facilità compiti impegnativi.


Il design incorpora una frizione che si innesta solo quando il motore raggiunge una velocità di rotazione predeterminata. Questa funzione ottimizza l’efficienza del carburante massimizzando al tempo stesso le prestazioni, consentendo all’operatore di concentrarsi sul compito da svolgere senza preoccuparsi di inutili sprechi di energia.
Oltre al suo robusto motore, la macchina è dotata di due servomotori da 48 V 1500 W, che forniscono potenza e capacità di arrampicata significative. La funzione di autobloccaggio integrata è una caratteristica di sicurezza essenziale, poiché garantisce che la macchina rimanga ferma a meno che non venga attivata l’alimentazione e non venga applicata l’acceleratore. Ciò previene efficacemente movimenti involontari, migliorando la sicurezza operativa durante l’uso.
Versatilità e prestazioni della trinciatrice a spazzole

Il design innovativo del generatore autocaricante con motore a benzina Loncin 764CC consente un utilizzo multifunzionale con attacchi anteriori intercambiabili. Può passare facilmente da un tosaerba a flagelli da 1000 mm di larghezza, un trinciatutto a martello, un trincia forestale, uno spazzaneve angolare o una spazzola da neve, rendendolo la scelta ideale per il taglio dell’erba pesante, lo sgombero degli arbusti, la gestione della vegetazione e la rimozione della neve.

Il servocontrollore intelligente svolge un ruolo cruciale nella regolazione della velocità del motore e nella sincronizzazione dei binari sinistro e destro. Questa tecnologia consente alla trinciatrice a spazzole di viaggiare in linea retta senza continue regolazioni da parte dell’operatore, riducendo il carico di lavoro e minimizzando i rischi associati alla sovracorrezione, in particolare su pendii ripidi.
Con un rapporto di riduzione elevato, il riduttore a vite senza fine moltiplica la coppia generata dai servomotori, fornendo un’enorme coppia di uscita per la resistenza in salita. In stato di spegnimento, l’attrito tra la vite senza fine e l’ingranaggio fornisce un autobloccaggio meccanico, impedendo alla macchina di scivolare in discesa anche in caso di perdita di potenza, garantendo sicurezza e prestazioni costanti su terreni difficili.

